Naturopatia, curarsi olisticamente Con le pratiche naturali della naturopatia ci si prende cura della propria salute a 360°

La naturopatia è una disciplina medica complementare che si avvale di diversi tipi di pratiche molto varie tra loro come ad esempio la fitoterapia, kinesiologia, l’idroterapia, la riflessologia plantare e l’aromaterapia per citarne solo alcune, con l’obiettivo di stimolare l’innata capacità di auto-guarigione dell’organismo e il riequilibrio energetico e psicofisico essenziale per uno stato di salute ottimale e soprattutto di lunga durata.

CARATTERISTICHE DELLA NATUROPATIA
È difficile descrivere in modo sintetico la naturopatia data la varietà e la complessità della sua natura, ma ci sono alcuni punti fondamentali che caratterizzano tutte le pratiche che la compongono.

1. La naturopatia guarisce la causa e non il sintomo
I sintomi non vanno assolutamente ignorati perché sono degli utili segnali: al contrario della medicina allopatica che si concentra prevalentemente sull’eliminazione dei sintomi, la naturopatia li vede in chiave positiva (come del resto li considera anche la metamedicina) in quanto messaggi del corpo per indicare che c’è qualcosa che non va. Sono quindi preziosi aiuti che, se interpretati nel modo giusto, possono indicare come riequilibrarsi in tempi brevi e dare anche indicazioni su eventuali cambiamenti da fare. I sintomi fisici infatti nascondono praticamente sempre delle dissonanze a livello emozionale e psicologico e il nostro corpo, essendo un organismo dotato di intelligenza, usa i sintomi e i malesseri per mostrare eventuali paure da superare, situazioni in cui non si sta bene e momenti in cui sarebbe bene fare dei cambiamenti.

Ecco che la manifestazione del sintomo, per quanto fastidiosa e dolorosa, può essere una chiave di volta per la conoscenza del proprio corpo e un input per essere vigili a quello che succede.

Al naturopata spetta determinare cosa c’è che non funziona e intervenire per far “rifunzionare” ciò che è instabile: in questo modo oltre a far sparire il sintomo si rimette in equilibrio tutto il sistema dell’organismo riportandolo al naturale stato di buona salute.

2. La naturopatia è una disciplina olistica
Olismo (dal greco “olos”) significa “totalità” ed è una teoria basata sul fatto che un sistema non può essere considerato solo tramite le sue componenti ma come una totalità non spiegabile con l’insieme delle parti che lo costituiscono.

Traslando questo concetto in naturopatia significa che le problematiche vengono sempre valutate in toto prendendo in considerazione la persona nel suo complesso dato che ogni essere umano è unione di corpo, mente e spirito. Ogni singola parte di una persona è connessa ad ogni altra sua parte e anche alla totalità (intesa come natura, universo, insieme delle altre persone) pur essendo un essere unico e diverso da tutti gli altri.

3. La naturopatia usa solo metodi naturali
Il naturopata conosce e utilizza solo rimedi naturali per riportare in armonia l’organismo seguendo il principio olistico spiegato al punto precedente. Vengono usati tali rimedi dato che provocano difficilmente effetti collaterali e sono i più indicati per riequilibrare l’organismo. Questo non significa assolutamente che non si debbano usare altri metodi per curarsi (tra cui anche quelli allopatici) ma che questi strumenti non sono di competenza del naturopata ma di altri specialisti che hanno la giusta conoscenza e preparazione per somministrarli nel modo corretto.

4. La naturopatia insegna a prendersi cura di sé
Il naturopata ha anche il compito di educare le persone che si rivolgono a lui a prendersi cura della propria salute insegnando a valutare ed eventualmente modificare le proprie abitudini (soprattutto alimentari, di vita e ambientali) che possono aver contribuito al disequilibrio psicofisico per riportare l’organismo in salute e consolidarlo come tale.

Per mia esperienza ho potuto apprezzare anche i risultati post “cura naturopatica”: il lavoro di insegnamento lascia una traccia preziosa che mi ha fatto porre l’attenzione in modo diverso al mio stile di vita e alle scelte alimentari che andranno ad incidere sicuramente in modo benefico sull’importantissimo ruolo che la prevenzione ha sul proprio stato di salute.

LA NATUROPATIA SPIEGA PERCHE’ CI SI AMMALA E NON SI CONCENTRA SUL “COME”
Catia Trevisani, direttrice della scuola di naturopatia SIMO, spiega cos’è la naturopatia e quale sia il lavoro del naturopata con un esempio molto semplice che mostra anche il perché ci si ammala.

Tutti noi sperimentiamo dei momenti difficili durante la nostra vita: se ci paragoniamo ad un vaso, e pensiamo alle situazioni difficili come a delle gocce d’acqua che lo riempiono, possiamo capire che arriverà il momento in cui cadrà la fatidica goccia che lo farà traboccare. Quest’ultima goccia che provoca la fuoriuscita dell’acqua non è altro che la manifestazione di un sintomo di malessere (mal di testa, influenza e in alcuni casi anche malattie più gravi). La goccia che ha fatto traboccare il vaso però non dobbiamo pensarla come un evento casuale, ma come il risultato di qualcosa che si è costruito man mano nel tempo (piano piano si è riempito il vaso), l’ultimo evento stressante che dà il via ad un segnale di disequilibrio. Ma cosa c’è dentro il vaso? Possiamo pensare il contenuto del vaso come combinazione di tre elementi:

  1. Costituzione: si tratta della struttura terrena con cui ognuno di noi nasce e che ci caratterizza fin dalla nascita. Ci sono persone che già nascono con determinate problematiche o con una tipologia di costituzione “portata” ad averle in futuro.
  2. Tossine: sostanze con cui abbiamo a che fare ogni giorno a causa di un’alimentazione errata o dell’inquinamento (anche quello elettromagnetico che subiamo sempre di più).
  3. Conflitti emotivi: contribuiscono massicciamente all’insorgere di patologie.

Sempre seguendo la metafora di Catia Trevisani dobbiamo tenere presente che la superficie del vaso poi è caratterizzata da fori che sono le carenze di sostanze necessarie al nostro tipo di organismo.

Quando il vaso è pieno basta una goccia per farlo traboccare: si tratta dell’ultimo evento stressante che non è più contenibile dalla persona e che dà origine ad una serie concatenata di conseguenze, mentre l’acqua che trabocca rappresenta i sintomi e le malattie che sopraggiungono quando si crea un disequilibrio all’interno del vaso (e quindi della persona). Se il vaso non fosse stato colmo la goccia avrebbe potuto essere contenuta, se quindi teniamo in equilibrio gli elementi che ci compongono si riesce a sostenere gli eventi (più o meno stressanti) che avvengono quotidianamente senza che si generino delle patologie o dei malesseri. Quando il vaso trabocca è un segnale che ci indica che qualcosa non va, ci viene segnalato che il vaso è pieno e che quindi bisogna agire sul suo contenuto per “fare spazio”. Per ritrovare una capacità di contenimento si può quindi agire sulla costituzione, eliminare delle tossine, risolvere i conflitti emotivi o intervenire tappando qualche buco presente sulla superficie occupandosi di carenze, magari cambiando l’alimentazione o integrandola con gli elementi necessari.

DIFFERENZA TRA NATUROPATIA E MEDICINA TRADIZIONALE
È difficile far ben comprendere le differenze di naturopata e medico, quindi mi riprendendo la metafora del vaso possiamo dire che il naturopata si occupa del vaso nella sua interezza mentre il medico invece si occupa più delle gocce (es. se c’è un virus viene eliminato il virus, senza agire sulle cause che hanno portato l’organismo a non combatterlo con le proprie difese immunitarie). Questo non significa che uno sia meglio di un altro: in caso di malattie serie è necessario l’intervento di medici tradizionali soprattutto anche nelle situazioni che richiedono il ricovero ospedaliero d’urgenza (es. una peritonite) però è possibile non arrivare a casi estremi se qualcuno ci spiega come prenderci cura di noi stessi (come trattare il nostro vaso). Questo si fa con la prevenzione e senza ignorare i sintomi (o annullandoli) che ci vengono inviati dal nostro corpo: se li ascoltiamo possiamo intervenire quando il vaso ancora non è colmo evitando lo straripamento.

LA NATUROPATIA AFFIANCA LA MEDICINA TRADIZIONALE
Il naturopata è un operatore del benessere, come abbiamo visto il suo compito è quello di riequilibrare e mantenere in salute l’organismo facendo prevenzione e prendendosi cura di persone di tutte le età, a partire dalla gravidanza rinforzando la mamma e di conseguenza il bambino in modo che nasca forte e sano, fino a trattare persone di età avanzata.

Questo perché con la naturopatia si può lavorare per rinforzare i punti deboli insiti nella costituzione di una persona (ad esempio si può nascere già con un organo più in deficit di altri), il naturopata può agire per far smaltire le tossine a cui tutti siamo esposti (alimentazione, inquinamento elettromagnetico…), può aiutare a prendere coscienza del proprio corpo e dare una mano a superare i conflitti emozionali che concorrono a causare le malattie, può lavorare sulle carenze di sostanze spesso dovute ad un’alimentazione non bilanciata.

Il naturopata quindi lavora con tutte le persone: con quelle sane per fare prevenzione, con quelle che hanno piccoli problemi per risolverli con rimedi naturali e aiutarle a mantenersi in salute e infine lavora con individui che hanno problemi più gravi e che hanno anche necessità di cure tradizionali per il livello avanzato della malattia. In questo caso la naturopatia ha il ruolo importantissimo di contribuire a contenere gli effetti collaterali dei farmaci assunti rinforzando l’organismo e lavorando anche sullo stato emotivo, sicuramente stressato da una situazione di malattia piuttosto importante. Questo significa che grazie alla naturopatia si potrà migliorare di molto la qualità di vita delle persone affette da gravi patologie intervenendo in sinergia con la medicina allopatica che lavora con i metodi tradizionali per la cura più adeguata. Le due figure professionali del medico e del naturopata possono quindi collaborare insieme unendo le loro competenze per un trattamento di salute a 360°.

Se vuoi approfondire l’argomento ti consiglio di leggere “Introduzione alla Naturopatia”

Introduzione alla naturopatia