Il senso di colpa è uno stato della mente molto più frequente di quello che si immagini. Si insinua spesso fin dai primi anni di età, e col tempo si affina a tal punto da diventare talmente “naturale” da padroneggiare abilmente tutto quello che facciamo nella nostra vita soffocando quello che siamo veramente. Il senso di colpa è talmente forte che nasconde il nostro vero modo di essere, ma di questo ce ne accorgiamo solo quando si capisce che c’è e che vogliamo vivere senza, per il bene nostro e di chi ci sta accanto.
Infatti il senso di colpa non è un “tiranno” solo per chi ce l’ha, ma anche di chi ne approfitta: nel primo caso potrebbe essere caratteristica della vittima e nell’altro di chi ne trae vantaggio, ma analizzando bene la situazione le cose non stanno proprio così.
Chi soffre di senso di colpa
Generalmente si tratta di persone buone, gentili, pronte a sopportare tutto e che non sanno dire di “no”. La persona che ne soffre ha un blocco emotivo molto doloroso: non esprime la sua opinione, non si fa rispettare, non dice di “no” perché non tollera l’idea di provocare sofferenza, dolore e frustrazione in chi gli chiede qualcosa.
A primo impatto potrebbe sembrare che chi soffre di senso di colpa agisca per bontà ma in realtà i suoi comportamenti sono così perché non vuole perdere l’immagine perfetta che ha dato di sé, l’interpretazione della brava persona pronta a sopportare tutto, che non crea mai problemi, sempre disponibile e che si carica dei pesi di tutti. Negare tutto questo significherebbe perdere parte della sua identità costruita nel tempo sopportando grandi sofferenze e ingiustizie.
Dietro a tutto questo si nasconde un insidioso “IO”, un ego piuttosto forte che sorregge i carichi di tutti ma che non dà loro la possibilità di comprendere i loro disagi e frustrazioni perché se ne fa erroneamente carico lui.
Chi ha agito per senso di colpa è una persona falsa?
La persona che ha indossato la maschera del personaggio perfetto non ha voluto ingannare nessuno dato che l’ha sempre messa anche con se stesso. E’ un meccanismo che di solito si impara da piccoli quando ci sono già dei disagi emotivi: non ci si sente accettati, si prova vergogna (a volte anche a chiedere un’indicazione stradale o ad entrare in un negozio) e addirittura si arriva a sentirsi in colpa anche per essere nati. Ecco quindi che scatta la parte che inizia a costruire un alter ego che ai propri occhi ci rende più accettabili (in primis a noi stessi) e che in modo malsano ci fa sentire utili a qualcosa, visto che ci sente inutili per tutto e senza diritto di chiedere o pretendere nulla.
Si nasconde quindi una parte di sé per paura di non essere accettati e di provare di nuovo vergogna per noi stessi o che qualcuno la provi nei nostri confronti.
Come vincere il senso di colpa?
Prima di tutto bisogna essere leali con se stessi e capire se rientriamo nelle caratteristiche spiegate: ovviamente aiutare gli altri o dare sostegno in modo sano non è la stessa cosa di agire dietro “consiglio” del senso di colpa.
Se rientriamo nella descrizione precedente è necessario per prima cosa porsi alla pari con gli altri, senza sentirsi superiori perché siamo in grado di sopportare tutto, anche quello che non è nostro. Bisogna accettare la perdita della parte di immagine che ci ha sempre fatto percepire come “il buono della situazione” e lasciare che gli altri ci conoscano per quello che siamo (difetti compresi) e che sappiano quello che davvero pensiamo di loro.
3 REGOLE DA SEGUIRE PER NON SENTIRSI IN COLPA:
1. Impara a dire di no
Chi prova il senso di colpa pensa che voler bene significhi tacere e accettare anche pretese ingiuste. In realtà porre dei limiti e farsi rispettare è il primo passo per un sentimento di bene sano fuori dagli schemi egoistici della mente.
Come fare: quando decidi di cominciare vedrai che i tuoi “no” non saranno così disastrosi come immaginavi e anzi la tua contrarietà porterà a riflettere e trovare soluzioni che andranno bene anche a te, senza dover sopportare ingiustizie.
2. Evita di dare la colpa a qualcun altro
Capita che chi soffre di senso di colpa abbia vicino a sé una persona su cui sfogare la propria frustrazione perché questa è l’unica che accetta in modo incondizionato la sua vera natura. Si tratta quindi di un genitore, un fratello o il partner con cui ovviamente non è stato instaurato un rapporto sano.
Come fare: devi essere onesto con te stesso e cominciare a capire che sei l’unico responsabile delle tue azioni. Le situazioni in cui ti trovi le hai create con i tuoi comportamenti, non sei un burattino nelle mani di altre persone.
3. Liberati dalle tue catene
Le azioni guidate dai tuoi sensi di colpa hanno generato delle situazioni soffocanti modellate sui tuoi continui assensi e silenzi. Sappi che le puoi cambiare in ogni momento, non è mai troppo tardi: costruendo il tuo mondo intorno ai sensi di colpa anche molte delle persone che hai accanto probabilmente ne avranno approfittato. Se decidi di cambiare i tuoi atteggiamenti queste persone non ne saranno molto felici perché avevano una persona che potevano controllare a proprio piacimento e che diceva sempre “sì”. Metti in conto quindi che ci saranno malcontenti, malumori e probabilmente anche qualche litigata, però ci sarà anche chi ti voleva bene davvero e che sarà contento di questo tuo nuovo atteggiamento positivo.
Come fare: comincia a dire come la pensi veramente senza aver paura delle conseguenze, se agisci in modo schietto molte persone faranno altrettanto e sarai apprezzato per quello che vali veramente, cioè tanto!
Cosa ottieni se ti liberi del senso di colpa
- Trasformerai le tue relazioni
Avrai tutti rapporti autentici basati sulla fiducia e sul bene vero, nessuno si approfitterà più di te e tu non permetterai più che avvenga. - Sarai libero di scegliere senza avere un peso che ti frena
Togliendoti il senso di colpa avrai modo di vedere con nuovi occhi chi sei davvero e trovare la TUA strada che ti condurrà verso un obiettivo congruo a quello che sei veramente e non a quello che gli altri si aspettano che tu sia! - Ti sentirai meglio fisicamente
Il senso di colpa porta generalmente disturbi osteo-articolari soprattutto alla schiena e alle spalle perché si portano carichi eccessivi che non sono nostri; disturbi allo stomaco e al fegato per rabbia repressa; problemi di pelle, in particolare pruriti perché ci si sente costretti in situazioni esasperanti e lontanissime da ciò che si desidera profondamente; disturbi cardiaci, depressione, attacchi di panico e ansia per sofferenza e disagio continui con se stessi. Una volta libero anche la tua salute ti ringrazierà e ti sentirai più forte e deciso nella vita di tutti i giorni.